Corso Nazionale di specializzazione e aggiornamento in tecniche d'armo ed esplorazione
Corso valido come aggiornamento per Istruttori di 1° e 2° livello e Qualificati Sezionali di Speleologia
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CLUB ALPINO ITALIANO
con il Patrocinio di CAI VENETO
SCUOLA NAZIONALE DI SPELEOLOGIA DEL CAI
FEDERAZIONE SPELEOLOGICA VENETA
SEZIONE CAI BASSANO DEL GRAPPA
SEZIONE CAI VALDAGNO
Organizzazione GRUPPO GROTTE VALDAGNO CAI
Corso Nazionale di specializzazione e aggiornamento in tecniche d'armo ed esplorazione
Corso valido come aggiornamento per Istruttori di 1° e 2° livello e Qualificati Sezionali di Speleologia
Bassano del Grappa 24 – 26 settembre 2021
Direttore del Corso INS Michele Tommasi
Nella progressione speleologica esiste o non esiste l'armo perfetto? Cosa differenzia un buon armo da un pessimo armo? Un nodo eseguito
correttamente da uno confezionato con superficialità? Di superficialità tecnica in Speleologia non se ne sente il bisogno, questo è un dato certo. Quale
metodologia e filosofia d'armo può permettere allo Speleologo di avvicinarsi il più possibile all'armo perfetto? Perfetto per chi? Per quali situazioni? Per un aitante e giovane esploratore, per uno Speleologo attempato e pieno di acciacchi, per un allievo imbranato ed obeso o semplicemente per una persona normale che vuole avvicinarsi alla Speleologia? Se in un corretto e collaudato metodo d'armo insinuiamo delle incognite, delle vere e proprie disavventure, delle impreparazioni e trascuratezze tecniche e precauzionali, degli imprevedibili accadimenti naturali che esulano dal nostro controllo, saremo ancora in grado di eseguire un armo sicuro, ergonomico? Eppure basta una errata valutazione della quantità di materiali occorrenti per l'attrezzamento o l'esplorazione per mettere in crisi le nostre pur brave intenzioni. A tutte queste possibili sfighe dobbiamo contrapporre la nostra esperienza, se ce l'abbiamo, cercando di essere il più possibile lucidi, furbi, strategici. Dobbiamo riuscire, quando necessario, ad eseguire un armo sicuro con poco materiale, con quasi nulla a disposizione, cercando di mantenere un elevato standard di sicurezza alla progressione. Manovre inusuali (se le conosciamo) che non sono inserite in nessun manuale possono toglierci dagli impicci e ci permetteranno di progredire in situazioni di emergenza. Progrediremo su corda singola senza la maniglia, solo con il bloccante ventrale e faremo, una volta risaliti per alcuni metri, inversione di marcia senza utilizzare alcun bloccante mobile, cordino o staffa. Inversione con 2 metodi efficaci e diversi. Impareremo a costruirci degli ancoraggi con dei cordini, delle fettucce, con dei sassi, con dei massi, laddove sembrerebbero non esistere appigli. Impareremo ad utilizzare dei nodi sicuri, che non vanno in tiro, che consumano pochissima corda e che sono rapidissimi da eseguire e da sciogliere. Vedremo come si può utilizzare un trapano per eseguire un armo anche senza fix o spit. Utilizzeremo con il massimo rendimento tutti i materiali che abbiamo nella nostra sacca d'armo o appesi all'imbracatura. Valuteremo metodi di calata alternativi al discensore (se questo è andato perduto durante l'uscita). Simuleremo la risalita di un tratto di una grotta verticale allagata a causa di una sopraggiunta piena, trovando le adeguate soluzioni per risalire in sicurezza pozzi cascata.
INS Michele Tommasi
(Direttore del Corso)