La speleologia veneta

Cenni storici dal 1925 al 1950

Gli inizi.
"Schiena contro schiena, vigili ad ogni asperità della parete per guidarsi coi piedi ed impedire alla corda di girare, questi due scendono lentamente, sussultando ad ogni balzo della corda che diviene a mano a mano di un esasperante elasticità; dopo una trentina di metri la fioca luce penetrante dall'esterno fa intravedere la visione riposante del fondo, un centinaio di metri più sotto..."

È il giugno del 1925 quando un gruppo di audaci alpinisti della sezione universitaria del CAI di Verona (SUCAI) tentano per la prima volta di discendere la più misteriosa e leggendaria voragine dei Monti Lessini: la Spluga della Preta. Questa incredibile impresa segna infatti l'inizio della ricerca speleologica in Veneto. Con successive spedizioni, esplorando innumerevoli pozzi e meandri, nel 1930 gli speleologi veronesi dichiarano di aver disceso il più profondo abisso del mondo e anche se successive verifiche ridimensioneranno la portata di queste affermazioni, permane il grande significato storico di queste prime esplorazioni.
Prima di queste avventurose esplorazioni, possiamo ricordare le osservazioni scientifiche effettuate in grotta da alcuni studiosi, fra cui citiamo R. Fabiani per le sue ricerche geologiche e biospeleologiche sulle cavità dei Monti Berici e dei Lessini Orientali (1902-1904), G. Dal Piaz per le sue ricerche geologiche e paleontologiche nelle grotte bellunesi (1899-1900) e A. Saccardo che per primo ha fatto conoscere i fenomeni carsici del Montello (1923).

Con l'impresa alla Spluga della Preta, l'entusiasmo per la ricerca di nuove cavità esce rapidamente dai confini veronesi, cominciano così a nascere i primi gruppi speleologici. Alcuni di questi, nati dalle sezioni vicentine del CAI, ben presto scoprono le enormi potenzialità speleologiche dei monti circostanti e le loro esplorazioni giungono verso la fine degli anni '20 all'altra grande grotta veneta: il Buso della Rana.
Nel 1928 viene fondato a Postumia l'Istituto Italiano di Speleologia con il Catasto delle Grotte d'Italia, a cui gli speleologi veneti fanno presto riferimento e nasce così il primo nucleo del Catasto veneto: a metà degli anni '40 le cavità venete registrate sono 173.
La Seconda Guerra Mondiale pone un drastico freno alla ricerca speleologica.

Dal 1950 al 1980: la nuova speleologia veneta.
Alla fine della Guerra il panorama speleologico è molto cambiato: molti gruppi sono scomparsi e alcuni dei più ferventi animatori sono deceduti. Sono ancora una volta i veronesi a fare da volano alla speleologia veneta, con le loro esplorazioni al Buso della Rana, nelle quali coinvolgono i vicentini e di fatto spingendo verso la nascita di nuovi gruppi che sono indissolubilmente legati alla storia della speleologia veneta e più in generale italiana. Nel 1950 a Verona viene fondata la Società Speleologica Italiana, che riorganizza il Catasto delle Grotte.
Tra gli anni '50 e '60 nascono numerosi nuovi gruppi sparsi in tutto il veneto, molti dei quali ancora in attività oggi. Negli anni '60 si assiste anche ad un primo tentativo, fallito, di coordinamento regionale, operato da G. Rossi Osmida attraverso la Delegazione Speleologica Regionale.
Il Gruppo Grotte Falchi, nato nel 1951, riprendendo le esplorazioni alla Spluga della Preta con l'aiuto di speleologi vicentini e monfalconesi riesce a dare una forte spinta alla speleologia veneta con una serie di "superspedizoni" che sono ormai leggenda. Ma gli speleologi veneti non riescono ancora a raggiungere il fondo di questo interminabile abisso: solo nel 1963 una squadra, questa volta di speleologi Torinesi e Bolognesi, riesce finalmente, dopo otto giorni di permanenza in profondità a stabilire il nuovo record italiano, -875 m. Questo successo porta nell'ambiente veneto una nuova mentalità esplorativa e, soprattutto nuove tecniche di progressione. Nel 1970 le tecniche su "sola corda" soppiantano le scalette a corda che erano state usate fino ad allora; la nuova tecnica, necessitando di meno materiale e quindi permettendo di svolgere questo tipo di attività anche a gruppi più ristretti di persone, dà la possibilità agli speleologi veneti di scoprire nuove cavità e nuove prosecuzioni.
È proprio in questi anni che infatti cominciano le esplorazioni di quelle cavità che sono ora tra le più grandi e profonde del veneto, come l'Abisso di Malga Fossetta sull'Altopiano di Asiago (-975m) che il Gruppo Grotte di Schio  cominciandone l'esplorazione nel 1972, ha portato ai vertici dei più profondi abissi della regione.
Nel 1972 viene ufficialmente costituito, presso il CS Proteo di Vicenza, il Catasto delle Grotte del Veneto.
Sempre in questo periodo si traccia in maniera definitiva il panorama dei gruppi veneti che arriva ad avere un punto di riferimento preciso nei primi anni '80 con la fondazione della Federazione Speleologica Veneta e con una nuova legge regionale sulla speleologia per la salvaguardia del patrimonio speleologico del Veneto.

Il resto è storia di oggi.

I Gruppi Veneti

  • Gruppo Grotte CAI Schio

    G.G. CAI Schio

    Schio, Vicenza

  • Gruppo Speleologico CAI Vittorio Veneto

    G.S. CAI V.V.

    Vittorio Veneto, Treviso

  • Gruppo Speleologico Montecchia

    G.S.M.

    Montecchia di Crosara, Verona

  • Equipe Veneziana di Ricerca

    E.V.R.

    Venezia, Venezia

  • Gruppo Naturalistico Montelliano Nervesa

    C.N.M. Nervesa

    Nervesa della Battaglia, Treviso

  • Club Speleologico Proteo

    C.S.P.

    Vicenza

  • Gruppo Speleologico "I Barbastrji" CAI Marostica

    S.B.M.

    Marostica, Vicenza

  • Gruppo Speleologico CAI Verona

    G.S. CAI Verona

    Verona

  • Gruppo Speleologico Settecomuni

    G.S.7C.

    Asiago, Vicenza

  • Centro Ricerche Naturalistiche Monti Lessini

    C.R.N.M.L.

    Verona

  • Gruppo Grotte CAI Valdagno

    G.G.V. CAI

    Valdagno, Vicenza

  • Gruppo Speleologico CAI Feltre

    G.S. CAI Feltre

    Feltre, Belluno

  • Gruppo Speleologico Geo CAI Bassano

    G.S. Geo CAI Bassano

    Bassano del Grappa, Vicenza

  • Gruppo Speleologico Padovano CAI

    G.S.P. CAI

    Padova

  • Gruppo Speleologico Valdobbiadene

    G.S.V.

    San Pietro di Barbozza, Treviso

  • Gruppo Speleologico San Marco

    G.S.S.M.

    Trivignano, Venezia

  • Gruppo Speleologico Reithia

    G.S.R.

    Borso del Grappa, Treviso

  • Gruppo Grotte G. Trevisiol CAI Vicenza

    G.G.G.T. CAI Vicenza

    Vicenza

  • Gruppo Grotte Solve CAI

    G.G.S. CAI

    Belluno

  • Gruppo Grotte Falchi

    G.G.F.

    Verona

  • Unione Speleologica Veronese

    U.S.V.

    Verona

  • Arianna Speleologia Esplorativa e di Ricerca

    A.S.E.R.

    Treviso

  • Gruppo Amici della Montagna - Verona

    G.A.M.

    Verona

  • Gruppo Grotte Treviso

    G.G.T.

    Treviso

  • Gruppo Attività Speleologica Veronese

    G.A.S.V.

    Verona

  • Gruppo Speleologico Opitergino CAI Oderzo

    G.S.O. CAI Oderzo

    Oderzo, Treviso

  • Gruppo Grotte Giara Modon

    G.G.G.

    Valstagna, Vicenza

  • Gruppo Speleologi CAI Malo

    G.S.M. CAI

    Malo, Vicenza

  • Gruppo Speleologico Seren del Grappa

    G.S.S.G.

    Seren del Grappa, Belluno

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