Progetto Langelier
Studio delle caratteristiche aggressive e incrostanti delle acque di circolazione sotterranea in alcune cavità carsiche del Vicentino
Responsabili del progetto: dott. Luca Dal Molin, dott. Edoardo Bellocchi, Francesco Boifava e Giancarlo Marchetto.
Progetto iniziato nel 2007, concluso nel 2008.
Lo studio ha avuto come obiettivo la misura di alcuni parametri determinanti nel processo di dissoluzione idrolitica da parte delle acque carsiche e potrebbe essere considerato una sorta di approfondimento di uno degli aspetti principali della dinamica della speleogenesi carsica, ossia il processo di dissoluzione/precipitazione delle rocce carbonatiche.
Le sorgenti oggetto dello studio sono state il Buso della Rana e la Grotta della Poscola, già comprese nel progetto di monitoraggio delle sorgenti carsiche dell'altopiano Faedo-Casaron e i cui primi risultati sono stati esposti al Convegno Ramaloch, tenutosi a Recoaro nel 2007. Eventualmente altre sorgenti o cavità potranno essere successivamente comprese in caso di ampliamento dell'area in esame.
Questo studio ha avuto come oggetto la dissoluzione delle rocce carbonatiche, rappresentata dall'equazione di equilibrio delle specie carbonato - bicarbonato, la cui chiave di volta è la concentrazione dell'anidride carbonica libera nelle acque circolanti nel sottosuolo, e ciò che ci si è proposti di fare è stabilire una tendenza di comportamento, aggressivo o incrostante, di un'acqua nei confronti del calcare, e quantificarla.
Al fine di portare a termine questa ricerca è stato sufficiente determinare solo pochi parametri chimico fisici, ma considerati essenziali per tale studio, in quanto essi svolgono un ruolo di primo piano nell'equilibrio della dissoluzione dei carbonati: l'anidride carbonica libera e il pH di saturazione, per la cui determinazione è indispensabile misurare il pH, la temperatura, i solidi disciolti, l'alcalinità al metilarancio e la durezza temporanea. Da questi dati si è potuto determinare l'Indice di Langelier, da cui è stato possibile ottenere una stima quantitativa dell'aggressività o della facoltà di depositare concrezioni.
I campionamenti dei parametri suddetti hanno avuto luogo a cadenza mensile.
Per le misure della temperatura, pH e TDS sono stati utilizzati strumenti potenziometrici professionali; per la misurazione dell'alcalinità e durezza si è ricorso a titolazione in laboratorio. Per gli altri parametri si è fatto ricorso a metodi fotometrici, seguendo le procedure universalmente riconosciute.
Gruppi partecipanti:
- Club Speleologico Proteo Vicenza
- Gruppo Grotte CAI Schio
- Gruppo Grotte CAI Malo